Mariam – Antonella Sbuelz

Ha preso con sé poche cose.

Tra quelle poche cose qualche libro, una foto dei tempi felici, la sfera di vetro con la neve.

E la gabbietta con il cardellino che è stata un’idea di sua madre: “Così almeno ti porterai con te un po’ di famiglia”.


È così che la diciassettenne Mariam si allontana dalla sua casa natale dove ha sempre vissuto con i genitori, un archeologo italiano, un’ebrea tripolina e il fratello minore Samuel. Dopo la morte del padre lascia la scuola ed è costretta a trasferirsi a casa del vedovo ingegnere Livio, per fare da bambinaia ai suoi due figli, Pietro e Anna.

Il viso del ragazzino le ricorda con prepotenza un altro viso […] Con le braccia incrociate al petto, lui la fissa senza grande simpatia. […] Morbida e bionda la bambina, pomelli rossi come mele, mani e piedi in perenne movimento e una bocca, a quanto pare, non da meno.

Presto Livio, affascinato dalla giovane donna la prenderà in moglie, facendo di lei una madre. Spazzandola via definitivamente dalla spensieratezza della gioventù. Ma attorno a Mariam gravitano le vite del fratello Samuel, innamorato di Jole, quella del potente governatore Italo Balbo determinato a portare a compimento un’impresa titanica, la costruzione di una litoranea lunga quasi duemila chilometri. E ancora le vite dei figli che crescono, quelle delle madri che imbiancano.


Le ci vuole qualche momento per riconoscere sua madre nel corpo curvo, scuro e denutrito che sta avvicinandosi piano piano, camminando a piedi scalzi sulla sabbia.

Poi rimangono lì, a guardarsi e basta.

A parlarsi senza parole.

Con una narrazione ineccepibile, Antonella Sbuelz ci porta nei meandri di una storia forse troppo poco raccontata, quella del colonialismo italiano in Libia. Lo fa attraverso la voce dei suoi personaggi, per lo più ragazzi, rievocando le atmosfere, i grandi eventi che hanno cambiato il mondo e i dettagli nascosti nelle pieghe della Storia. I capitoli brevi e intensi riportano i nomi dei protagonisti portando  il lettore in prima fila, rendendolo partecipe delle loro vite. Mariam e Livio, Samuele e Jole, Pietro e Leda pulsano, vivono, s’innamorano, rischiano, perdono se stessi e l’innocenza, cercano un senso al proprio agire tra voli e schianti. Sullo sfondo della narrazione, la bellezza sensuale dei paesaggi estremi e i drammi di un ventennio tormentato e cupo.

Non solo storia tra queste pagine, ma tanti sentimenti, dall’amore alla paura, dall’abbandono alla speranza. Un libro che interessa, commuove e a volte indigna per le atrocità di una politica razziale e una guerra sanguinosa alla quali non ci abituiamo mai.
Una lettura che consiglio e, sono certa che non ve ne pentirete, a chi ama le saghe familiari, a chi divora storie di grandi amori, a chi non si stanca mai di conoscere la storia, a chi ama le belle descrizione e una scrittura musicale.

Manuela

TITOLO: Mariam   –  Pag.462

AUTORE: Antonella Sbuelz

EDITORE : Vallecchi Firenze

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