Oggi faccio azzurro – Daria Bignardi

Una donna e la sua fragilità, neanche troppo nascosta. Una con un nome strambo e originale, Galla, voluto dalla madre in onore dell’imperatrice romana Galla Placidia.

La protagonista di “Oggi faccio azzurro”, ci racconta il dolore dell’immenso vuoto …

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Le percezioni sensoriali nell’autismo e nella Sindrome di Asperger – Olga Bogdashina

Le differenze percettive nell’ autismo, rappresentano nella teoria di Olga Bogdashina, il nodo centrale dei disturbi dello spettro autistico. E non sono dettagli o aspetti accessori rispetto alle teorie cognitive, linguistiche o comportamentali. Comprenderle significa analizzare perché questi bambini appaiono “stranieri in ogni cultura”.

Olga Bogdashina è co-fondatrice dell’ International Autism Institute, autrice di almeno 12 libri sulla materia, insegna in Gran Bretagna e in Europa. Non nasconde di essere contemporaneamente ricercatrice e madre di un ragazzo autistico che le ha insegnato molto sugli aspetti percettivi dell’autismo.

Molti dei comportamenti autistici si ritrovano anche in altri disturbi sensoriali, basti pensare alla cecità e alla sordità dove si riscontrano sintomi simili. Nel primo caso potremmo osservare una persona che cerca di orientarsi toccando gli oggetti e annusando i cibi, nel secondo un soggetto che non risponde alle domande ma guarda fuori dalla finestra e pare non accorgersi della presenza altrui come se non intendesse comunicare. Se la nostra osservazione si basasse solo sul comportamento certe bizzarrie verrebbero inquadrate nei disturbi dello spettro autistico; se vicevresa mostrassimo attenzione alla loro percezione dovremmo concludere che essi sono il risultato di una altro deficit, “potremmo adattare l’ambiente circostante ai loro bisogni – scrive Bogdashina – e introdurre strategie appropriate per comunicare”.

L’autrice ritiene che molti dei fallimenti degli interventi terapeutici nell’autismo dipendano dalla mancanza di approfondimento delle esperienze sensoriali e dello stile percettivo nell’ autismo. In questa ottica, Bogdashina passa in esame le varie teorie cognitive dell’ autismo, dalla teoria della mente a quella del deficit delle funzioni esecutive. Il libro è invece incentrato sulla teoria percettiva sensoriale a cui l’autrice da la massima credibilità.

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Il ballo delle pazze – Victoria Mas

La Salpêtriére è un deposito per tutte quelle che disturbano l’ordine costituito, un manicomio per tutte quelle la cui sensibilità non corrisponde alle aspettative, una prigione per donne colpevoli di avere un’opinione.

Se pensiamo che a tutt’oggi la parità dei sessi, in molti stati, è ancora un’utopia; che le donne, anche nei paesi più civilizzati, lottano ogni giorno per affermare le proprie idee, trovandosi spesso costrette a decidere tra una maternità o la carriera, giudicate per ogni scelta fatta e talvolta obbligate a tacere; questo libro non dovrebbe destare così tanta rabbia o indignazione. Invece arriva dritto allo stomaco perché, anche se ambientato alla fine dell’Ottocento, in un manicomio, non è così lontano da una realtà che molte sono ancora costrette a vivere.

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Il cuore non si vede – Chiara Valerio

La penultima pubblicazione di Chiara Valerio, Il cuore non si vede (Einaudi, 2019) è un libro che racconta di mancanze.

E non solo mancanze metaforiche perché il cuore, ad Andrea, manca davvero.

Nessuno capisce come sia possibile che lui continui a vivere, respirare, mangiare, pensare e dividersi tra il lavoro (è un professore di greco), lo studio e due donne assai diverse tra loro, quella ufficiale di nome Laura, con cui convive, e l’altra, Carla, verso la quale nutre un amore platonico ma non per questo meno forte…

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